Cosa Vedere

Cosa Vedere all’Acropoli di Atene: Elenco Templi ed Edifici da Visitare

Stai per visitare l’Acropoli di Atene e vuoi conoscere quali sono tutti i templi e le attrazioni da visitare?

In questo articolo ti elencherò tutti gli edifici e i reperti archeologici principali che troverai all’interno del sito, quelli che sono arrivati fino a noi (come il Partenone) e quelli di cui restano purtroppo solo i resti, ma che possiamo immaginare grazie alle testimonianze degli scrittori dell’epoca tra cui Vitruvio, Plutarco e Pausania.

Pronti? Iniziamo

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I templi e gli edifici dell’Acropoli di Atene

Accedendo all’Acropoli avrai di fronte a te una serie molto varia di vedute, in quanto le architetture e la statua di Athena erano disposte in modo vario e non secondo assi di simmetria o rapporti geometrici.

Questa scelta venne adottata per rendere vivi e valorizzare al massimo gli edifici.

Sebbene Atena sia in assoluto la divinità maggiormente attestata, tuttavia numerosi altri personaggi divini ed eroici figurano sulla rocca ateniese e, il più delle volte, le scene a soggetto mitico appaiono strettamente connesse ai culti di cui si conoscono attestazioni, consentendo di individuare a livello iconografico, oltre che topografico, anche altre personalità del pantheon che sull’Acropoli o sulle immediate pendici sono oggetto di devozione in appositi santuari: Apollo, Dioniso, Eros, Zeus, Afrodite.

  • I Propilei
  • Il Partenone
  • Il tempietto di Atena Nike
  • L’Eretteo
  • Il Santuario di Zeus Polieus
  • Il Santuario di Artemide Brauronia
  • Il Santuario di Pandion
  • Odeo di Erode Attico
  • Santuario di Afrodite Pandemos e Demetra
  • Calcoteca
  • Pandroseion
  • Arrephorion
  • Stoà di Attalo
  • Stoà di Eumene
  • Santuario di Asclepio
  • Santuario di Dioniso
  • Odeo di Pericle
  • Santuario di Dioniso
  • Santuario di Afrodite ed Eros
  • Grotta di Aglauro
  • Il Thission Questo piccolo tempio dedicato al dio Efesto risale al 449 a.C.. Il nome deriva dalla presenza di un fregio dedicato alle imprese di Teseo, a cui si intitolava inizialmente il tempio.

I Propilei dell’Acropoli di Atene

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L’accesso all’Acropoli avviene attraverso il complesso monumentale dei Propilei, realizzati tra il 437 e il 432 a.c.

Prima della loro costruzione per accedere all’area sacra si doveva superare un del forte dislivello tra la fine della ripida rampa di accesso all’acropoli e la quota della spianata, fu così che sotto la direzione dell’architetto Mnesicle venne realizzato il volume dei Propilei, il nome significa letteralmente “presso le porte“, si tratta di un corpo di fabbrica in cui si compenetrano ordine dorico e ionico, il primo visibile sulle facciate dei prospetti esterni, mentre il secondo è utilizzato all’interno.

Il complesso, che prevedeva due sale quadrate dietro le ali laterali del portico dorico orientale e due più ampie affacciate sulla spianata, non venne mai terminato per l’opposizione dei sostenitori dei culti più antichi praticati sulla rocca dell’acropoli, i cui spazi venivano intaccati dal progetto di Mnesicle.

Vennero quindi realizzati solo il corpo centrali e le due ali laterali, la prima a nord ospitava la Pinacoteca, mentre l’ala sud è costituita da un portico, le cui colonne vennero posizionata ad una distanza tale da permettere il transito della processione delle Panatenee.

Il Partenone di Atene

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Il Partenone di Atene, costruito tra il 447 e il 432 a.C. è il monumento più conosciuto dell’Acropoli.

Fu costruito dagli architetti Ictino e Callicrate, mentre Fidia ne fu il grande e principale scultore.

Si tratta di un tempio octastilo e periptero, circondato da magnifiche colonne di ordine dorico. I frontoni erano ornati da mirabili sculture di Fidia, relative alla nascita di Athena e alla sua lotta contro Poseidone.

Lo spazio interno fu pensato formato da due ambienti non comunicanti: uno più piccolo di forma pressoché quadrata chiamato Parthenon (stanza della vergine) e uno più grande chiamato naos, a pianta rettangolare, che conteneva la preziosa statua di Atena in oro e avorio creata da Fidia.

La sala del nos era preceduta da due ambienti porticati, il pronao e l’opistodomo.

L’edificio è celebre anche per la sua decorazione scultorea che comprende le metope del fregio dorico, i frontoni con figure colossali e il fregio lungo 160 metri e alto un metro circa, che avvolgeva la cella per tutto il perimetro. Il fregio ospita migliaia di figure, ad alto e bassorilievo e a tuttotondo.

Il Tempietto di Atena Nike

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Risalente al 427 a.C., il tempietto di Athena Nike progettato da Callicrate sorge sullo sperone sud occidentale dell’Acropoli, vicino ai Propilei di cui ti parlerò in seguito.

Si tratta di un tempio di piccole dimensioni, estremamente raffinato, anfiprostilo, tetrastilo e di ordine ionico, con un meraviglioso fregio.

L’Eretteo

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L’Eretteo, risalente al 421 – 405 a.C., è il monumento dalle forme più varie e insolite, lontane dal tipo canonico del tempio greco. È composto da tre corpi di fabbrica, tutti però completamente diversi tra loro e non legati da leggi di simmetria.

Questo tempio sorge su due diversi livelli, collegati essenzialmente da una scalinata a nord del portico occidentale.

Il livello superiore, nella parte orientale del corpo principale era destinata al culto di Athena Polias, affiancato dalla loggia delle cariatidi, mentre la parte occidentale, che sorge su una quota più bassa di circa tre metri, era dedicata al culto di Eretteo, il sesto re di Atene nella mitologia greca. Quest’ultima era costituita da un vestibolo e da due ambienti adiacenti: il portico nord e il recinto in cui cresceva il sacro ulivo di Atene.

Santuario di Zeus Polieus

Tra gli edifici dell’Acropoli di Atene, troviamo sicuramente il santuario di Zeus Polieus (‘’Zeus protettore della città’’), edificato durante l’epoca arcaica, e di cui rimangono solamente i resti delle fondazioni.

L’edificio, posizionato a est dell’Eretteo, consisteva in una piccola cinta di pianta trapezoidale che custodiva un piccolo tempio e due cortili, utilizzati probabilmente come stalle per i buoi destinati ai sacrifici.

Tempio di Atena Polias

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Collocandoti tra il Partenone e l’Eretteo noterai la presenza di alcune rovine. Sono le fondamenta dell’antico tempio di Atena Polias risalenti al VI secolo a. C..

La dea Atena era la protettrice della città di Atene e rappresentava per gli antichi greci la saggezza, il coraggio, l’ispirazione, la civiltà, il diritto e la giustizia in tempo di pace e di guerra, la matematica, la forza, la strategia, le arte e i mestieri.

Il tempio, che venne distrutto e ricostruito  diverse volte, era di ordine dorico (con sei colonne sul lato corto e 12 sul lato lungo) e presentava un frontone di marmo. 

Era orientato secondo l’asse ovest-est e i suoi  lati misuravano 21,3 e 43,15 o.

Le fondamenta, tutt’oggi visibili,  sono composte da vari materiali e costruite in tecniche diverse e ciò rende difficile la ricostruzione della storia architettonica dell’edificio. 

Nel 480 a. C.si decise di sostituirlo con l’Eretteo anche se diverse sculture, conservate all’intento del Museo dell’Acropoli e raffiguranti scene della mitologia greca, sono giunte attraverso i secoli  fino a noi. 

Santuario di Artemide Brauronia

Questo santuario sorgeva nell’ala sud-ovest dell’Acropoli, ed era dedicato alla dea Artemide Brauroneion, protettrice delle donne in gravidanze e del parto. Ogni quattro anni si svolgevano delle processioni in suo onore.

La forma, trapezoidale, non conteneva un vero e proprio tempio, ma un porticato a tre ali rettangolari, al centro della struttura si ergeva l’altare della dea.

Quel che resta sono i sette gradini che davano accesso al recinto sacro, risalenti al 430 a.c.

Santuario di Pandion

Questo santuario era collocato nella parte terminale della via sacra dell’Acropoli. Si tratta di un heroon, ossia un luogo sacro dedicato agli eroi, in questo caso il re di Atene Pandione.

Si trattava di due edifici separati da un muro, il tempio vero e proprio a ovest, e ergastèrion a est, questo secondo ambiente fungeva da laboratorio per gli artigiani che lavoravano all’Acropoli. Vi si accedeva attraverso un ingresso a propilei, ossia un porticato coperto, sul suo lato ovest.

I resti del santuario vennero rinvenuti durante gli scavi per la costruzione del Museo dell’Acropoli nel 2007.

Odeo di Erode Attico

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Con il termine òdeion si intendono dei piccoli edifici coperti in cui si tenevano delle rappresentazioni teatrali, di poesia e di canto.

Sul pendio a est dell’Acropoli vi era  uno di questi anfiteatri, tutt’ora conservato, dedicato al filosofo e politico ateniese Erode attico, risalente al 174 a.C.

Si tratta di un edificio che il filosofo fece costruire per ricordare la sua consorte Regilla. I lavori di costruzione proseguirono per una decina di anni, e il filosofo Pausania lo descrisse nel 174.

avvicinandoti all’edificio noterai che su  alcuni mattoni vi sono delle incisioni recanti la sigla ΘHΡ, a significare forse ’’Teatro di Erode e Regilla’’.

Il teatro subì ingenti danni nel 267, in seguito all’invasione degli Eruli

Negli anni cinquanta a seguito di un progetto di restauro vennero riqualificati l’uditorio e l’orchestra (l’attuale palcoscenico). Da allora il teatro è sempre stato uno dei maggiori auditorium del celebre Festival di Atene ed Epidauro, che si svolge ogni anno dal mese di  Giugno. 

La manifestazione prevede una vasta gamma di eventi, tra cui spettacoli di teatro, concerti, balletti, opere, commedie e tragedie antiche ed è celebre per aver ospitato artisti del calibro di Maria Callas, Jonas Kaufmann, Maurice Béjart, Mikīs Theodōrakīs, Dionysis SavvopoulosMaria Dragoni.

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Santuari di Afrodite Pandemos e Demetra

Questi due santuari risalgono alle più antiche fasi monumentali dell’Acropoli, nel IV Secolo a.c.

Al tempio di Afrodite Pandemos appartiene un fregio scoperto in queste vicinanze e conservato all’interno del museo dell’Acropoli: vi sono scolpite delle colombe che sorreggono col becco una collana.

Calcoteca

Questo ambiente fungeva da deposito per le armi, i bronzi, i rostri delle navi, i mobili e le offerte sacre. La parola Chalkotheke in greco significa ‘’negozio di bronzi’’. Sappiamo, grazie un’iscrizione risalente al IV Secolo, che gli oggetti custoditi al suo interno furono oggetti di un censimento, e l’elenco venne inciso su una stele posta di fronte all’edificio.

Oggi della calcoteca restano le fondazioni di calcare, ma sappiamo che l’edificio, che sorgeva sul lato est dell’Acropoli, era di forma rettangolare, di 14 m per 43 di lunghezza e presentava a nord un portico, aggiunto posteriormente.

Thission

Questo piccolo tempio dedicato al dio Efesto risale al 449 a.C.. Il nome deriva dalla presenza di un fregio dedicato alle imprese di Teseo, a cui gli storici  intitolavano  inizialmente il tempio.

Si tratta di un tempio dedicato al dio Efesto, chiamato anche Hephaisteion, e rappresenta uno dei templi dorici meglio conservati dell’antichità classica.

Si tratta di un tempio periptero, esastilo, con tredici colonne sui lati maggiori,  lungo 39,44 metri e largo 16,90 m.

La cella è distila in antis, con il pronao più profondo rispetto all’opistodomo. All’interno la cella aveva un tempo un doppio colonnato interno che correva sui due lati lunghi e sul fondo, facendo da quinta scenica per il gruppo delle due statue di culto di Atena ed Efesto eseguite da Alkamenes tra il 421 e il 415, come testimoniato dai rendiconti epigrafici delle spese per la realizzazione del gruppo in bronzo, su una base di calcare di Eleusi e rilievi in marmo.

Pandroseion

Questo edificio si trovava a nord est dell’Eretteo, e ospitava il piccolo santuario di Pandroso, una delle figlie di Cecrope, dea della rugiada.

Al suo interno era conservato l‘olivo sacro ad Atena, che la leggenda vuole fosse rinato in una sola notte dopo la distruzione dell’esercito persiano. Nel santuario si trovava anche l’altare di Zeus.

Arrephorion

ID 76399346 @ Sergio Simoes | Dreamstime.com

Questo edificio posto sulla parte settentrionale del complesso dell’Acropoli, fungeva da alloggio per le arrefore, le 4 giovani di classe aristocratica, di età compresa fra i sette e gli undici anni che ogni anno dovevano tessere il peplo per le processioni in onore del dea Athena. Ad altre due ragazzine era invece dato il compito di portare in processione i vasi sacri della dea.

Questo edificio era costituito da un’unica aula di 4,50 per 4,50 m ed era preceduto da un porticato, sul retro aveva un cortile e una scala, che attraverso dei passaggi sotterranei lo collegava al tempio di Afrodite.

Dell’edificio oggi sopravvivono solamente i resti dell’alta fondazione in blocchi di poros, ma è evidente che l’edificio comprendeva un’aula quadrata e un peribolos.

L’identificazione dell’edificio con l’Arrephorion è supportata dall’esistenza di una scala all’interno del muro di fortificazione nord che conduceva ad un livello inferiore esterno all’acropoli, le fonti antiche raccontano infatti  che la “discesa degli Arrephoroi” era parte del rituale della festa delle Arrephorie.

Stoá di Eumene

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Con stoà si intende un portico coperto a uso pubblico, nell’Acropoli ve ne era uno intitolato a Eumene, il suo costruttore, che lo realizzò tra l’Odeo di Erode attico e il teatro di Dioniso.

Venne costruita addossata a un muro di contenimento sulle pendici della collina, era articolata su due livelli e consisteva di un’unica aula a doppia navata con colonne doriche nella parte esterna e colonne ioniche nell’ordine superiore interno e capitelli a calice nel piano superiore.

Quella che puoi osservare oggi è una ricostruzione, realizzata negli anni ‘50 dalla Scuola Americana di studi classici di Atene, che ospita oggi il Museo dell’agorà.

Stoá di Attalo

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ID 205205236 @ Zz3701 | Dreamstime.com

Quella di attalo, era una stoa’ con un porticato con due file di colonne, lungo ben 116.5 m, il nome deriva dal Re di Pergamo che ne fece dono nel 140 a.C.

Il piano superiore ospitava delle botteghe ed era accessibile tramite due scale laterali.

Santuario di Asclepio

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Questo santuario, dedicato ad Asclepio, il dio della medicina, aveva anche la funzione di ricovero per i malati.

Era costituito da un recinto quadrato al cui interno era presente il tempio e un portico di ordine dorico a doppia navata. Lunga una cinquantina di metri. Su questo porticato affacciava una grotta dotata di una sorgente a cui si attribuivano poteri curativi.

Durante l’epoca paleocristiana il santuario venne riadattato e trasformato in una basilica.

Teatro di Dioniso

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Questo grandioso teatro, riscoperto alla fine dell’Ottocento,  venne costruito per ospitare le celebrazioni  in onore di Dioniso, la divinità del vino, dell’agricoltura e del Teatro.

Questo edificio ospitava le rappresentazioni teatrali come le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide o le commedie di Aristofane.

La struttura giunta fino a noi risale in gran parte all’epoca romana ma gli studiosi vi hanno identificato ben nove fasi costruttive differenti.

 Il teatro venne ricostruito nel IV secolo a. C. e poteva ospitare fino a 17. 000 posti a sedere disposti in 64 file , di cui  solo 20 sono giunte ai giorni nostri intatte.

Odeo di Pericle

Questo teatro coperto fu fatto erigere da Pericle per ospitare i concorsi musicali che si tenevano durante le celebrazioni delle Panatenee. Purtroppo oggi sopravvivono solamente le fondazioni, ma sappiamo grazie a Plutarco e Vitruvio, che a differenza della classica forma semicircolare che veniva adottata per i teatri, questo aveva una forma quadrata. 

Dalle testimonianze pervenuteci sappiamo che il teatro si ispirava probabilmente a una tenda Persiana, con una grandiosa copertura, sostenuta da ben 9 file di dieci pilastri interni, per un totale di 90, e realizzata con il legno delle navi da guerra catturate durante le guerre contro l’impero di Serse.

L’edificio al suo interno ospitava il palco per i musicisti, uno spazio per il coro dell’orchestra e degli ambienti di servizio.

L’Odeo venne incendiato durante le guerre contro i Romani, nell’87 a.C., durante l’assedio di Lucio Cornelio Silla. Successivamente fu ricostruito dal sovrano della Cappadocia, Ariobarzane II, grande ammiratore della cultura greca.

Santuario di Dioniso 

Agli stessi anni dell’odeo di Pericle risale anche il secondo, più recente, tempio all’interno del santuario di Dioniso Eleuthereus, un edificio dorico tetrastilo nel quale fu ricoverata la statua crisoelefantina del dio, opera di Alcamene e la stoa che, a nord, chiude il santuario. Il santuario era circondato da un muro poligonale.

Grotta di Aglauro

Il santuario di Aglauro, la figlia di Cecrope, mitico primo re dell’Attica, era un luogo di culto situato alle pendici dell’Acropoli di Atene.

Si trattava di un piccolo santuario dedicato ad Aglauro, la cui collocazione non è ancora stabilita con certezza, tuttavia nel 1980 è avvenuto il ritrovamento di un’antica stele nel versante orientale al di sotto di una caverna,  dedicata dagli ateniesi a una sacerdotessa di Aglauro con iscrizioni che risalgono al III secolo a.C.; ha dato fondamento alla tesi che e l’Aglaureion doveva trovarsi sul versante orientale.

Il Museo dell’Acropoli

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ID 49310739 @ Milan Gonda | Dreamstime.com

Il Museo dell’Acropoli è situato a circa un centinaio di metri dal Partenone, nel quartiere ateniese  di Makryianni, tra diversi siti archeologici tra cui le rovine del V secolo d. C. conservati all’interno dell’edificio e visibili  attraverso il pavimento di vetro del primo piano

Si tratta di un  edificio moderno, inaugurato nel 2009,  che ospita circa 8 mila metri quadrati di reperti, soprattutto scultorei.  Dal Neolitico  fino alla tarda antichità, nel Museo si ripercorre la storia dell’Acropoli: dagli apparati scultorei a quelli architettonici e decorativi dei suoi edifici.

Al terzo piano si trova la celebre sala dedicata al Partenone in cui sono esposte le sculture e il fregio originali, alcuni di questi furono riportati in Grecia dall’Inghilterra dopo il saccheggio del conte Thomas Bruce di  Elgin

All’interno del museo potrai trovare anche un  bar, il  ristorante e il negozio di souvenir.

Tutti i monumenti dell’Acropoli: riassunto

MonumentoStato attualePeriodo storico
I PropileiConservato437 – 432 a.C
Il PartenoneConservato445 – 438 a.C
Il tempietto di Atena NikeConservato424 – 420 a.c,
L’EretteoConservato421 – 405 a.C
Il Santuario di Zeus PolieusReperti archeologici delle tacche nel terreno per stabilire le fondamenta.Primi decenni VI Secolo a.C.
Il Tempio di Atena PoliasResti delle fondazioniVI secolo a. C
Il Santuario di Artemide BrauroniaReperti archeologiciV Secolo a.C.
Il Santuario di PandionReperti archeologici430 a.C
Teatro di DionisoConservatoIV secolo a. C.
Odeo di Erode AtticoConservato174 a.C
Santuario di Afrodite Pandemos e DemetraResti archeologiciIV Secolo a.C.
CalcotecaResti delle fondazioniV Secolo a.C.
PandroseionResti archeologici421 a.C
ArrephorionResti delle fondazioni470 a.C.
Stoà di AttaloResti archeologici140 a.C
Stoà di Eumene  Resti archeologiciII Secolo a.C.
Santuario di AsclepioResti archeologici44 a.C. – 14 d.C.
Santuario di DionisoResti archeologici435 a.C ca.
Odeo di PericleResti archeologici435 a.C ca.
Santuario di Afrodite ed ErosResti archeologicimetà del V secolo a.C
Grotta di AglauroResti archeologici di una stele  III Secolo a.C.
Il ThissionConservato449 a.C

Domande Frequenti

Cosa si vede nell’Acropoli di Atene?

Visitando l’’Acropoli di Atene  si possono ammirare numerosi monumenti rappresentativi dell’architettura classica greca: tra questi i Propilei, il Partenone, il tempietto di Atena Nike, l’Odeo di Erode Attico e numerosi resti archeologici delle architetture che sorgevano su questo sito.

Quanto tempo ci vuole per visitare l’Acropoli di Atene?

La durata complessiva della visita dei monumenti dell’Acropoli è di circa 2h.

Cosa comprende il biglietto Acropoli?

Il biglietto standard permette la visita all’Acropoli e ai suoi edifici, come il Partenone, il Tempio di Atena Nike, l’Eretteo e i Propilei, comprende inoltre l’accesso alle pendici nord e sud dell’Acropoli, al Teatro di Dioniso e all’Odeon di Erode Attico.

Quali sono i monumenti più importanti dell’Acropoli di Atene?

Tra i monumenti più importanti dell’Acropoli di Atene si annoverano il Partenone, l’Eretteo, il tempietto di Atena Nike e i Propilei.

Come si chiama il tempio più importante dell’Acropoli di Atene?

Il tempio più importante dell’Acropoli di Atene era quello dedicato alla dea Atena Parthenos, il famoso Partenone.

Cosa si trovava nell’Acropoli di Atene?

L’Acropoli di Atene custodisce numerosi monumenti rappresentativi dell’architettura classica greca: tra questi i Propilei, il Partenone, il tempietto di Atena Nike, l’Odeo di Erode Attico e numerosi resti archeologici delle architetture che sorgevano questo sito.

Conclusioni

Eccoci giunti alla conclusione di questo articolo, in cui ti ho elencato i principali templi e monumenti dell’Acropoli di Atene.

Abbiamo visto le attrazioni principali (come il Partenone e l’Eretteo), e alcune di interesse secondario, ma non per questo meno importanti.

Se hai dubbi o domande, lascia un commento qui sotto. Sarò felice di risponderti!

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